US Open, Fognini: quando manca la TESTA
Se hai seguito gli ultimi US Open, sai che purtroppo noi Italiani, non abbiamo fatto una bella figura.
E non sto parlando ovviamente di tecnica, o di preparazione, non sono nessuno io per poterlo fare, sto parlando infatti di un fattore di immagine.
Avrai sicuramente capito mentre leggevi le prime righe, che mi sto riferendo al fatto che Fabio Fognini sia stato espulso dagli US Open per insulti sessisti alla giudice Louise Engzell.
Le offese che costano care
Oltre come dicevamo prima al danno di immagine, c’è stato anche un bel danno economico, poiché Fognini, ha preso una multa di 24.000 dollari ed ha dovuto restituire anche 72.000 dollari in premi.
Ma com’è possibile che un tennista di tale caratura possa perdere la testa in quel modo? Non dovrebbe forse essere il tennis di concentrazione massima, tale per cui uscite di questo genere non dovrebbero nemmeno essere pensate, men che meno fatte? Eppure è andata così.
Se guardiamo un attimo il contesto ti renderai conto che Fognini numero 29 del ranking mondiale, al momento dell’accaduto, stava disputando un match contro Travaglia, numero 144 del ranking mondiale, e come puoi ben immaginare, se i numero non sono un’opinione, apparentemente Fabio Fognini, possiamo dire che stava disputando un match contro un avversario più debole, eppure a questo punto è evidente che Travaglia sarà stato anche più debole tecnicamente, e allo stesso tempo molto più solido di testa.
Questo avviene in tutti gli sport e a tutti i livelli. Abbiamo tutti delle giornate negative, come lo stesso Fognini ha poi dichiarato, ma sicuramente il suo comportamento ha compromesso notevolmente la sua carriera. Come pensi che verrà ricordato ancora per un po’?
Quando essere solido tecnicamente non basta
I suoi sforzi fisici e la sua tecnica, lo aiuteranno sicuramente a recuperare, e a riportarlo ad un buon livello, essendo questo in fin dei conti il suo mestiere. Allo stesso tempo, perdere la testa per come stava andando la partita, non solo lo ha portato a dover sborsare una quantità importante di soldi, ma lo ha anche penalizzato professionalmente in quel momento e probabilmente per il futuro.
Allenare la testa, oltre che il corpo, è fondamentale per evitare situazioni di questo tipo, a parità di tecnica, di preparazione fisica, una testa solida fa la differenza, e questo vale per qualsiasi sport.
In particolare il tennis, dove essere a fuoco in ogni momento del match, permette di restare concentrati in tutte le fasi della partita, evitando di scivolare verso insulti decisamente inutili e poco funzionali per il match, che hanno portato poi Fabio Fognini, alla perdita del match e all’esclusione anche per le prossime edizioni del torneo con effetto immediato, non potendo così proseguire il torneo del doppio con il connazionale Simone Bolelli.
Le scuse sui Social..
Si è poi infine scusato, per modo di dire, con un messaggio penoso su Twitter, riuscendo anche a mettere delle faccine sorridenti e per carità intendiamoci, non è morto nessuno, ma dicendo che ha sbagliato ma che “in fondo” è solo una partita di tennis, a mio avviso ha aggravato ulteriormente la sua immagine e quella dello sport, e tutto questo, solamente perché dentro la sua testa, non è riuscito ad essere solido e a fuoco in ogni fase del match, come invece probabilmente ha fatto tutte le altre volte, che gli hanno permesso di arrivare fino ad essere al ventinovesimo posto nel ranking mondiale.
Siamo ancora convinti alla luce di questo, che se sei più forte tecnicamente, è sufficiente per giocare bene? Io direi di no…
Grazie e alla prossima!