Scopriamo insieme come prepararci al meglio per chiudere l’anno (E guardare all’anno nuovo) con le idee chiare…
Partendo dal metodo G.R.O.W. e mettendo poi tutto nero su bianco.
Definire i propri obiettivi è una cosa che andrebbe fatta all’inizio di ogni nuovo anno, ma ci sono sempre fattori esterni alla nostra responsabilità e capacità di controllo che influenzano ciò che ci eravamo prefissato. Per questo bisognerebbe ‘aggiustare il tiro’, con una correzione o comunque una revisione di quello che avevamo programmato.
Qual è lo scopo di definire uno o più obiettivi? Fare chiarezza nella propria mente. Quando faccio sessioni di Coaching con le persone infatti, e chiedo loro che cosa vogliono ottenere, spesso o addirittura sempre, mi viene detto quello che non vogliono. Andare via da una situazione, per proteggersi, è la prima cosa che tendiamo a fare, ma portare l’attenzione su quello che non si vuole ci allontana ancora di più da quello che in realtà vorremmo. Affinché sia ben formato, un obiettivo deve avere precise caratteristiche. Intanto deve essere espresso in positivo ed esprimere un risultato invece che un processo. E quindi si deve esplicitare quello che si vuole, invece che quello che NON si vuole. Voler perdere peso ad esempio, esprime un processo, mentre pesare 75 Kg. identifica un risultato. L’obiettivo quindi, deve essere specifico, più diamo dettagli al nostro cervello infatti, più avremo chiaro quello che davvero vogliamo. Deve poi essere misurabile su base sensoriale, ossia cosa devo poter vedere, sentire, toccare o provare per sapere che l’obiettivo è stato raggiunto. Deve ovviamente essere realistico e definito in termini temporali, poiché la differenza fra un sogno e un obiettivo è una data di scadenza. Inoltre deve essere sotto la mia responsabilità il più possibile, cioè devo poterlo controllare al meglio, e infine deve essere ecologico. L’ecologia è diversa dall’ etica, l’etica è ciò che è giusto o sbagliato, mentre l’ecologia è identificare la sostenibilità dell’obiettivo che voglio raggiungere.
Avere un metodo
Per strutturare al meglio la definizione degli obiettivi ci sono diversi strumenti. Spesso si sente infatti parlare del metodo S.M.A.R.T., ma io personalmente ne preferisco un altro. Tra la fine degli anni 80 e gli inizi degli anni 90, Graham Alexander, Alan Fine e Sir John Whitmore diedero un significativo contributo a un metodo di definizione obiettivi che era stato in precedenza pensato, ma poco sviluppato. Il metodo G.R.O.W. ‘Grow’ in inglese significa ‘crescere’, ed è in questo caso un acronimo per identificare i passaggi in una definizione obiettivi. Vediamoli insieme.
G.
La G sta per ‘goal’, ossia obiettivo, e viene definita da quello che hai appena letto, ossia dal fatto che sia espresso in positivo, che sia misurabile, reale, specifico, definito su base sensoriale ed ecologico. Risponde alle domande “Cosa vuoi?” e Perché lo vuoi?”. Quest’ultima domanda è molto importante e potente, perché identifica lo scopo, il motivo per il quale si vuole raggiungere questo obiettivo.
R.
La seconda lettera sta per ‘reality’, realtà, e identifica la situazione in cui ti trovi ora. In pratica aiuta a prendere consapevolezza di quale sia il punto dal quale parti per raggiungere il tuo obiettivo, e risponde a domande molto precise come: “Dove ti trovi ora rispetto al tuo obiettivo” e ancora “Chi è coinvolto?” per passare poi a chiederti da chi o che cosa la situazione possa essere influenzata.
O.
La penultima lettera ha un ruolo importantissimo nella definizione degli obiettivi, e ha un duplice significato. La O sta infatti per ‘ostacoli’ ma anche per ‘opzioni’. Le domande che aiutano a rispondere a questa lettera sono molto importanti, poiché aiutano a identificare che cosa hai già fatto o che cosa stai facendo per raggiungere il tuo obiettivo. Inoltre, ti aiuta a riflettere su quali possano essere gli impedimenti, interni e/o esterni.
Infine, quali sono appunto le opzioni e/o soluzioni fra le quali poter scegliere per muoverti sempre di più e in fretta verso il tuo obiettivo.
W.
Decisamente la lettera più importante. Identifica il piano d’azione e quindi ciò che verrà fatto in concreto per raggiungere il proprio o i propri obiettivi. La W sta per ‘way forward’ (via da seguire) e ha ben quattro differenti significati: what (cosa), when (quando) who (chi) e will (volere).
Mettere nero su bianco
Un’altra cosa importante da tenere in considerazione è che tutto quanto hai appena letto, va scritto. Mi spiego meglio: tutto ciò che mettiamo per iscritto resta.
Definire un obiettivo con le modalità di cui sopra e metterlo poi per iscritto, ti permetterà di poterlo rileggere ogni volta che vorrai e capire se effettivamente stai facendo progressi. Inoltre, mettere quello che vuoi per iscritto, ti permette di memorizzarlo in modo più profondo, poiché mentre scrivi, ciò che scrivi diventa parte dei tuoi processi neurologici e pertanto comincia subito a diventare parte di te. Sia che tu definisca i tuoi obiettivi all’inizio dell’anno, che a metà, puoi tranquillamente utilizzare questo metodo. L’importante è farlo. Avere una destinazione ci consente di poter tracciare la rotta e di evitare dispersioni.
Da qui deriva anche la motiv-azione, cioè il motivo per il quale compiere azioni. Spesso quando spiego il mio lavoro mi sento dire “ah, fai il motivatore!” e allora spiego che non è quello il mio lavoro, non ho mai motivato nessuno in vita mia, né ho mai conosciuto altri che lo abbiano fatto, perché è impossibile, almeno per quanto mi riguarda, motivare qualcuno dall’esterno. Esistono molti corsi così detti ‘motivazionali’, e infatti gli effetti, che non discuto assolutamente essere positivi, durano pochi giorni. Essere motivati dall’esterno può funzionare per un periodo molto limitato di tempo, auto motivarsi per perseguire un obiettivo ha invece una potenza incredibile.
Costanza e determinazione
Mentre stai leggendo queste parole, probabilmente cominci a renderti conto del come mai solo una piccola percentuale al mondo definisca i propri obiettivi. E se stai pensando che sia difficile, la risposta è si! È molto difficile, ecco perché la maggioranza non li definisce affatto, e anche quelli che lo fanno, molto spesso rinunciano prima di raggiungere l’obiettivo. Definire un obiettivo, non è quindi semplicemente prendersi un impegno, o peggio ancora fare una promessa, è volere con ogni fibra del proprio corpo il raggiungimento di un risultato. Come sempre spero di averti dato qualche spunto di riflessione, e soprattutto strumenti pratici per poter migliorare sempre di più nella tua vita e nel tuo business.
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